Covid-19, in attesa della riapertura, ecco cosa devono fare le imprese

In attesa di sapere quali attività potranno riprendere a partire dal 4 maggio, a seguito della scadenza dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, le aziende la cui attività è sospesa (per l’elenco si vedano gli allegati al DPCM a questo link) devono confrontarsi con i rispettivi responsabili per la sicurezza al fine di farsi trovare pronte per la ripartenza.

E’ inoltre assolutamente necessario sfruttare i giorni di chiusura forzata per reperire tutti i dispositivi di protezione individuali necessari e da fornire a tutti i dipendenti, a partire da mascherine, guanti, gel igienizzante, ecc.

Sia per le aziende che non hanno mai sospeso l’attività che per quelle che riprenderanno nelle prossime settimane, è di fondamentale importanza conoscere i contenuti del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

 

A questo link è reperibile il testo integrale del protocollo.

 

COMUNICAZIONI ALLA PREFETTURA – Le aziende la cui attività è stata sospesa dai Dpcm susseguitisi a fronte dell’emergenza sanitaria possono – a determinate e stringenti condizioni e nel massimo rispetto delle indicazioni in materia di sicurezza – effettuare operazioni di pulizia, sanificazione, gestione di pagamenti, spedizione e ricezione merci.

Per poterlo fare è necessaria una comunicazione preventiva da inviare alla Prefettura del luogo dove ha sede l’azienda. La comunicazione al Prefetto deve essere fatta solo se è necessario che si rechi in azienda personale dipendente: per i titolari non è necessaria alcuna comunicazione alla Prefettura ma è sufficiente l’autocertificazione per lo spostamento.

Attenzione: l‘autocertificazione è necessaria anche per i dipendenti al fine di giustificare lo spostamento da casa al luogo di lavoro, indipendentemente dalla comunicazione alla Prefettura.

Allo stesso modo, a determinate stringenti condizioni, le imprese i cui codici ATECO non rientrano tra quelli dell’allegato al Dpcm del 10 aprile (dunque le imprese che non possono operare), possono proseguire l’attività compilando un’apposita richiesta da trasmettere alla Prefettura.

Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione, precisa la Prefettura, opera il meccanismo del silenzio-assenso.

 

Per tutte le informazioni della Prefettura di Cremona e per scaricare i moduli per le comunicazioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Prefettura di Cremona a questo link.