Con la recente circolare n. 13/E del 2 novembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso alcuni chiarimenti relativi al credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione come previsto dal decreto Sostegni bis.
Va infatti ricordato che per favorire l’adozione di misure di contrasto contro il Covid-19, il decreto Sostegni bis ha riconosciuto a determinati soggetti un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori, comprese le spese relative ai tamponi.
In particolare, il credito d’imposta compete ai soggetti esercenti attività di impresa, agli esercenti arti e professioni, agli enti non commerciali (compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti). Il credito compete infine anche alle strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale dotate di codice identificativo regionale.
Quanto all’entità, il bonus spetta fino a un massimo di 60.000 euro per beneficiario, nel limite di 200 milioni di euro per il 2021.
Le spese comprese nel bonus sanificazione sono quelle relative alla sanificazione degli ambienti di lavoro così come quelle relative alla somministrazione di tamponi ai lavoratori. Coperte dal bonus anche le spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, prodotti detergenti e disinfettanti, dispositivi di sicurezza diversi come termometri, termoscanner, ecc.
Sono escluse le spese relative alla consulenza in materia di prevenzione e salute sui luoghi di lavoro, per la progettazione degli ambienti di lavoro, l’addestramento e la stesura di protocolli di sicurezza.
Va ricordato che il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione.
Qui il testo integrale della circolare.