Osservatorio Inps: in crescita le assunzioni e le stabilizzazioni

In crescita i rapporti di lavoro, comprese le stabilizzazioni dei rapporti a termine, mentre diminuiscono le cessazioni. Limitato è invece il ricorso al lavoro occasionale, tanto da parte delle aziende quanto da parte delle famiglie. A dirlo è l’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Il 22 marzo l’istituto ha pubblicato sul proprio sito i dati rilevati dall’Osservatorio, riferiti al mese di gennaio 2018.

Ebbene, stando alle rilevazioni dell’Osservatorio, le assunzioni effettuate dai datori di lavoro privati sono 655.000, in aumento del 22,1% rispetto a gennaio 2017. Crescono un po’ tutte le tipologie contrattuali:
– contratti a tempo indeterminato +11,9%;
– contratti di apprendistato +29,6%;
– contratti a tempo determinato +18,3%;
– contratti stagionali +18,5%;
– contratti in somministrazione +26,8%;
– contratti intermittenti +83,6%.

Per quanto riguarda le stabilizzazioni, sono in aumento anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (51.000). Queste ultime, se raffrontate con lo stesso mese dello scorso anno, sono in crescita del 78,3%, a fronte della riduzione delle stabilizzazioni dei rapporti di apprendistato, in diminuzione del 21,1%.

Nel complesso, le cessazioni sono state 454.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+15,9%), in particolare con riferimento ai contratti a tempo determinato e somministrazione.

Con riferimento al settore privato, nel mese di gennaio 2018 torna ad essere positiva la variazione netta dei contratti a tempo indeterminato, che crescono di 70.000 unità. Il saldo annualizzato a gennaio 2018 risulta positivo e pari a +522.000, che però rimane ancora negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-108.000).

Decisamente contenuto, infine, il ricorso al lavoro occasionale. Si registrano infatti meno di 20.000 unità, negli ultimi tre mesi oggetto di osservazione, per i Contratti di Prestazione Occasionale, con un importo mensile lordo medio pari a circa 300 euro. Ammontano a poco più di tremila i lavoratori pagati con i titoli del libretto famiglia, con un importo mensile lordo medio che si aggira sui 200 euro.