Contratti a termine, lavoro nero e appalti: al via le ispezioni dell’INL

Sono 147.445 le ispezioni programmate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) per l’anno 2019. Di queste, 94.180 saranno dedicate alla “lavoristica” ossia la vigilanza sui rapporti di lavoro, mentre 17.000 visite riguarderanno salute e sicurezza sul lavoro.

I dati emergono dal “Documento di programmazione della vigilanza per il 2019″ stilato dallo stesso Ispettorato Nazionale. Più nel dettaglio, scorrendo il documento dell’INL, si apprende che le ispezioni si concentreranno su lavoro nero e caporalato, contratti di lavoro a tempo determinato, contratti di somministrazione, ma anche distacchi, tirocini, lavoro occasionale e reddito di cittadinanza.

Il documento di programmazione, precisa l’INL, “individua le principali linee di orientamento e di indirizzo per lo svolgimento dei controlli di competenza del personale ispettivo dell’INL in materia di lavoro, assicurazioni sociali obbligatorie e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel corso dell’intero anno 2019”.

Più avanti l’INL aggiunge che “Il fine primario che si prefigge l’attività di pianificazione della vigilanza resta in ogni caso l’esercizio di un effettivo presidio del territorio e di una altrettanto tangibile prossimità ai soggetti del mondo del lavoro ed alle dinamiche che in esso si svolgono, a garanzia della tutela sostanziale dei diritti fondamentali dei lavoratori, della legalità e della adeguatezza delle condizioni di lavoro, anche sotto il profilo della salute e sicurezza”.


LAVORO NERO – Relativamente al lavoro nero, l’Ispettorato osserva che “stante la perdurante diffusione del ricorso all’occupazione di lavoratori in nero, con la conseguente alterazione delle corrette dinamiche del sistema produttivo ed il connesso impatto negativo sull’economia del Paese, permane l’esigenza di garantire su tutto il territorio un’intensa attività di controllo specificamente mirata al contrasto al lavoro sommerso. L’oggetto principale di tale filone dell’azione ispettiva è costituito dall’impiego in nero di manodopera, spesso extracomunitaria e priva di regolare permesso di soggiorno, nell’ambito di particolari settori merceologici (agricoltura, edilizia, manifatturiero, commercio e servizi) e in determinate zone del territorio nazionale (prevalentemente le aree geografiche del Meridione), caratterizzate da situazioni socio-economiche particolarmente difficili in cui il fenomeno è spesso connesso a quello del ricorso ad intermediari illegali, i cosiddetti ‘caporali’. Gli accessi ispettivi saranno programmati soprattutto in occasione delle punte stagionali di attività, tradizionalmente presenti in agricoltura, edilizia, ristorazione e servizi connessi al turismo e saranno finalizzati a far emergere le diverse forme di sfruttamento lavorativo, la mancata applicazione dei contratti collettivi e le fattispecie di violazione degli obblighi in materia previdenziale ed assicurativa realizzando, in tal modo, una reale tutela dei lavoratori”.


TEMPI DETERMINATI – Oggetto di ispezione saranno anche i contratti a tempo determinato, la cui disciplina è stata riformata dal cosiddetto “decreto dignità”. “Gli accertamenti di competenza del personale ispettivo dell’INL – precisa l’Ispettorato – saranno orientati alla verifica della corretta applicazione della disciplina vigente in materia di contratti a tempo determinato, recentemente modificata per effetto del c.d. Decreto Dignità. In particolare, saranno attenzionate le imprese di medie e grandi dimensioni che fanno ampio e frequente ricorso a tale tipologia contrattuale, verificando il rispetto dei limiti numerici e, laddove previste, delle esigenze che giustificano il ricorso al contratto a tempo determinato. A prescindere dalla sussistenza di violazioni amministrative, tale tipologia di accertamenti si rivela particolarmente incisiva nel garantire una effettiva tutela dei lavoratori che, nei casi indicati, potranno vedersi riconoscere un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato”.


APPALTI – Al centro delle verifiche ci saranno anche gli appalti. Osserva in proposito l’INL: “Anche per il 2019, l’INL porrà specifica attenzione al fenomeno delle esternalizzazioni illecite, trasversalmente diffuso nei diversi settori delle attività lavorative. L’azione di vigilanza sarà incentrata sulla verifica della genuinità dell’appalto, del subappalto e del distacco, al fine accertare eventuali condotte elusive della disciplina lavoristica e previdenziale e di quella in materia di somministrazione prevista dal D.Lgs. n. 276/2003 e dal D.Lgs. 81/2015, anche alla luce della reintroduzione della fattispecie della somministrazione fraudolenta nel c.d. decreto dignità”.


REDDITO DI CITTADINANZA – Infine, tra i vari campi oggetto di verifiche ispettive, anche le pratiche di concessione del reddito di cittadinanza. “Con l’avvio dell’erogazione del c.d. “reddito di cittadinanza” – osserva l’INL – e della attivazione dei correlati percorsi di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, sarà necessario programmare specifiche iniziative volte a verificare la sussistenza e/o il mantenimento dei requisiti richiesti per accedere alla prestazione. Nell’ambito dell’ordinaria attività di vigilanza e, in particolare, ogniqualvolta sarà accertata l’occupazione di lavoratori in nero, sarà dunque necessario verificare se tali lavoratori siano o meno beneficiari di “reddito di cittadinanza”, anche attraverso l’accesso a specifiche banche dati, già richiesto alle competenti Amministrazioni. Di fondamentale importanza, ai fini in esame, sarà dunque la possibilità di accedere ad ogni utile informazione concernente i fruitori del “reddito di cittadinanza”, ivi comprese quelle relative alla mancata partecipazione dei percettori ai previsti percorsi di politica attiva (ad es. iniziative formative) che potrebbero essere sintomatiche dello svolgimento di prestazioni lavorative in nero o della sussistenza di vere e proprie fattispecie illecite di truffa aggravata, con il coinvolgimento non soltanto dei fruitori del reddito ma anche di datori di lavoro o di professionisti”.