In aumento le dimissioni dei lavoratori padri tra i 30 e i 40 anni

Aumentano le dimissioni e le risoluzioni consensuali dei lavoratori padri per ragioni connesse alla cura della prole. A rivelarlo è la relazione annuale elaborata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri per l’anno 2018.

Il dato relativo ai lavoratori padri, stando a quanto emerge dalla relazione, è in crescita in termini assoluti e si riferisce in particolare alla fascia di età compresa tra i 30 e i 40 anni.

Più in generale, dai dati elaborati dall’Ispettorato emerge che le convalide rilasciate nel corso del 2018 sono pari a 49.451, con un incremento di quasi il 25% rispetto all’anno precedente.

Le dimissioni e le risoluzioni consensuali, evidenzia la relazione, fanno principalmente riferimento alle lavoratrici madri (in particolare nella fascia d’età tra 34 e 44 anni), anche se il dato è in calo a fronte del significativo numero di convalide relative ai lavoratori padri, pari a 13.488 (il 27% del totale).

Se la categoria delle risoluzioni consensuali resta residuale, è quella delle dimissioni a pesare maggiormente, con 47.410 convalide di cui 45.900 volontarie e 1.510 per giusta causa.

Tornando al dato relativo alle lavoratrici, le motivazioni più ricorrenti alla base delle risoluzioni sono riconducibili a condizioni di lavoro particolarmente gravose o difficilmente compatibili con la cura della prole, ma anche a modifica della sede o distanza dal luogo di lavoro, orario di lavoro, mancata concessione del part time e modifica delle mansioni.