Lavoro e contributi, più controlli dell’Inps nel prossimo triennio

Ammonta a 1.117 milioni di euro l’evasione contributiva accertata nel corso del 2018 a seguito dell’attività di vigilanza dell’Inps. Sempre nel 2018, sono state 17.710 le ispezioni effettuate e 14.034 le aziende identificate come irregolari. Ben 37.552 i lavoratori irregolari accertati e 5.171 quelli in nero.

I dati emergono dalla relazione programmatica 2020-2022 presentata dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps. Nel documento vengono tracciate le linee strategiche per il triennio 2020-2022 e si evidenzia, tra gli obiettivi a breve termine, l’intenzione di rafforzare l’attività di vigilanza e i relativi controlli.

Oltre ai dati sull’evasione contributiva, l’istituto fornisce un aggiornamento sulle ore di Cassa integrazione complessivamente autorizzate al 31 maggio scorso, pari a 116.377.017 (+11,42% rispetto allo stesso periodo del 2018). Più nello specifico il monte delle ore autorizzate è costituito da 43.558.890 di Cig ordinaria, 72.461.993 straordinaria e di 356.134 in deroga. Nel 2018 i beneficiari della Cassa sono stati 483.427.

Tra i dati, emergono anche quelli relativi a reddito e pensione di cittadinanza. Si apprende così che le domande presentate per il reddito e la pensione di cittadinanza al 20 giugno sono pari a 1.344.923, di cui 839.794 accolte.

Con riferimento alla programmazione per il triennio 2020-2022, l’Inps sottolinea che “Nella difficile situazione economica del Paese, l’equità del gettito contributivo garantisce parità di condizioni nella concorrenza tra imprese e può permettere, assicurando il gettito dovuto, una riduzione delle risorse destinate al Fondo svalutazione crediti, che rappresenta la principale causa del mancato equilibrio nel bilancio di esercizio. Assume, quindi, importanza che la vigilanza venga praticata sia verso il settore privato che verso quello pubblico e, in questo contesto, assume rilievo la armonizzazione delle procedure relative ai versamenti contributivi ed all’aggiornamento del conto assicurativo”.

A questo scopo l’istituto ha delineato cinque obiettivi a breve termine. In primo luogo “la riproposizione agli altri Organi di vertice ed ai Ministeri vigilanti della richiesta di una modifica normativa che permetta la ristrutturazione dello stock dei crediti, con riflessi di maggiore trasparenza e miglior leggibilità del bilancio patrimoniale dell’Istituto, nonché la definizione di una norma in merito alla riduzione degli agi riconosciuti agli agenti della riscossione relativi ai crediti non più esigibili per legge”.

Il secondo obiettivo riguarda invece “il potenziamento dell’efficacia delle attuali funzioni di vigilanza e dei controlli previsti, valorizzando ed integrando gli attuali sistemi informatici utilizzati per le denunce contributive, anche attraverso la definitiva unificazione dell’applicativo per tutte le gestioni previdenziali, ivi comprese quelle pubbliche”. Annota ancora l’Inps: “Occorre, altresì, prevedere, sempre con riferimento all’attività di vigilanza, il miglioramento ed il monitoraggio trimestrale del gettito da iscrivere nei bilanci preventivi delle singole gestioni e in quello dell’Istituto, del recupero crediti con l’evidenza di quelli della PA, del rapporto tra accertato e riscosso e dell’andamento del contenzioso di carattere amministrativo”.

Terzo obiettivo, “il consolidamento delle metodologie basate sull’analisi incrociata delle informazioni delle banche dati dell’Istituto con quelle delle altre Amministrazioni pubbliche, anche incrementando il ricorso all’utilizzo dei big data, analogamente alle esperienze di prevenzione alla illegalità ed alle frodi. Al fine di massimizzare le potenzialità di accertamento dei fenomeni di indebita fruizione delle agevolazioni contributive, rivedere, previo accordo con le altre amministrazioni, le attuali limitazioni nello scambio dei dati”.

Si punta poi al “consolidamento della rete del lavoro agricolo di qualità e, in particolare, il ruolo dell’INPS in questo ambito attraverso l’evoluzione delle norme che presiedono la partecipazione alla rete, ampliando la platea dei partecipanti, sviluppando la formazione di nuove sezioni territoriali al fine di ridurre l’elusione e l’evasione contributiva e sostenere il lavoro agricolo di qualità, che rispetta la legalità e contrasta sia il lavoro nero che il caporalato”.

Infine, tra gli obiettivi a breve termine, “la rapida ridefinizione e completamento degli atti di convenzionamento con i Fondi ed Enti bilaterali, che permettono di assicurare garanzie ai lavoratori non altrimenti tutelati; i convenzionamenti dovranno garantire, altresì, forme di riscossione che facilitino l’adesione ed assicurino all’Istituto le risorse a copertura della contribuzione figurativa”.