Spostamento lavoratori: i moduli necessari e il modello per l’autocertificazione

Nel ribadire che ai fini del contenimento del coronavirus il governo raccomanda di lasciare in ferie o in congedo i lavoratori che non siano indispensabili ai fini produttivi, alleghiamo ai seguenti link due moduli:

Dichiarazione datore di lavoro

autocertificazione_nuovo_modulo

I moduli si rendono necessari, come previsto dal decreto del Presidente del Consiglio, al fine di documentare gli spostamenti di tutti i lavoratori nel territorio italiano.

Raccomandiamo di munire del modulo tutti i dipendenti che in questi giorni presteranno la loro attività lavorativa.

Il modulo può essere compilato e rilasciato dal datore di lavoro a ciascun lavoratore (in questo caso è opportuno farsi firmare copia per ricevuta dal lavoratore).

In alternativa, è possibile consegnare a ciascun lavoratore il modulo di autocertificazione elaborato dal Ministero dell’Interno (qui allegato) e farlo compilare al lavoratore.

I moduli (dichiarazione del datore o autocertificazione) sono necessari per entrare o uscire da una delle “zone di sicurezza” o per muoversi al suo interno per ragioni di lavoro.

Chi deve fare sempre lo stesso spostamento può utilizzare un unico modulo specificando che si tratta di un impegno a cadenza fissa.

In caso di accertamento da parte degli organi preposti, se i riscontri saranno negativi scatta la denuncia per inosservanza di provvedimento dell’autorità.

Più in dettaglio, il Ministero dell’interno ha dato notizia della direttiva per l’attuazione dei controlli nelle aree a contenimento rafforzato così disponendo:


• gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione dei moduli forniti dalle forze di Polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus;


• i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei Carabinieri e dalle Polizie municipali;


• per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre, saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni;


• negli aeroporti delle aree dei territori a contenimento rafforzato i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito;


• per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso;

 

• analoghi controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi da crociera che non potranno sbarcare per visitare la città, ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza;


• la veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli;


la sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 c.p. (inosservanza di un provvedimento dell’Autorità: pena prevista arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452, c.p. (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica).