Con una diretta Facebook del 21 marzo, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha preannunciato un’ulteriore stretta alle misure finalizzate al contenimento dei contagi da Coronavirus (Covid-19) in Italia.
Il giorno seguente, 22 marzo, è stato pubblicato il nuovo decreto con l’elenco delle nuove restrizioni e, in allegato, l’elenco delle attività che possono proseguire la produzione. Per tutte le altre attività è prevista la chiusura, con ricorso a ferie e congedi e la possibilità di accedere – laddove vi siano i requisiti – agli ammortizzatori sociali previsti dal governo.
Tutte le attività che possono lavorare in smart working (lavoro agile, ossia da remoto) possono naturalmente continuare ad operare, raccomandando in ogni caso ai dipendenti di lavorare esclusivamente dalle proprie abitazioni.