Con il debutto dell’ANPAL (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive e del Lavoro), attiva dal 1° gennaio 2017, fa il suo ingresso nel mondo del lavoro l’assegno di ricollocazione. Si tratta di un nuovo strumento di politica attiva finalizzato a migliorare le chances di reinserimento lavorativo dei soggetti disoccupati.
L’assegno, introdotto dal Jobs Act, non si traduce, in realtà, nella corresponsione di una somma di denaro, bensì nella consegna di un voucher da spendere presso i Centri per l’impiego o presso altri operatori autorizzati (Agenzie per il lavoro accreditate; Fondazione Consulenti del Lavoro; ecc), al fine di ottenere un servizio personalizzato di assistenza nella ricerca di un’occupazione.
L’assegno di ricollocazione è gestito dall’ANPAL, alla quale il soggetto disoccupato può volontariamente richiederlo.
Due le condizioni che devono sussistere per poter fare domanda:
– essere disoccupati da almeno quattro mesi;
– percepire la prestazione Naspi.
L’importo dell’assegno è graduato in misura variabile sulla base del profilo di occupabilità del soggetto che ne fa richiesta ed è compreso tra un minimo di 250 euro e un massimo di 5.000 euro. Attenzione, però: l’importo viene riconosciuto all’Ente che eroga il servizio di assistenza alla ricollocazione, solo se la persona titolare dell’assegno trova lavoro.
Cliccare QUI per ulteriori informazioni dal sito ufficiale dell’ANPAL.
Numero verde: 800.00.00.39