Madri lavoratrici, ripristinati voucher baby sitting

AGGIORNAMENTO – Con la nota stampa del 30 marzo 2017 l’Inps ha posto fine alla questione relativa ai voucher baby sitting. L’emissione di questa particolare tipologia di voucher era bloccata dal 17 marzo a causa del decreto legge 25/2017, abrogativo del lavoro accessorio.

I voucher baby sitting, lo ricordiamo, riguardano le lavoratrici autonome o imprenditrici e le lavoratrici dipendenti di tutti i settori. Si tratta di uno strumento alternativo al congedo facoltativo per maternità.

L’Inps ha dunque reso noto di aver chiesto al Ministero del Lavoro e al Dipartimento Politiche per la Famiglia se possa continuare a emettere voucher baby sitting, oppure se debbano essere introdotti strumenti alternativi di erogazione del beneficio.

Ebbene, segnalando di aver già modificato la procedura in modo da consentire l’emissione dei soli voucher baby sitting, l’Inps comunica che sulla scorta della risposta pervenuta il 30 marzo, continuerà a erogare il beneficio le consuete modalità.
I voucher sono corrisposti in modalità telematica, secondo le istruzioni fornite dall’Inps tramite la circolare n. 75/2016 (raggiungibile cliccando qui), che contiene anche la procedura da seguire per l’utilizzo telematico dei buoni.

Introdotti dalla legge Fornero, i voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting sono stati confermati dalla Legge di Bilancio 2017, che ne ha riconosciuto la corresponsione alle lavoratrici dipendenti nei limiti di spesa di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018, e nei limiti di 10 milioni di euro, sempre per ciascuno degli anni 2017 e 2018, per le lavoratrici autonome o imprenditrici.

A seguito del decreto legge n.25/2017, la procedura non è stata più accessibile sino al chiarimento arrivato ieri, giovedì 30 marzo.