Sgravi per nuove assunzioni, la proposta del Governo

Sgravi del 50% sui contributi previdenziali a carico delle imprese che, nel 2018, assumeranno lavoratori fino a 35 anni di età. Lo sgravio è previsto per tre anni, con un tetto annuo di 3.000 euro. Incentivi in vista anche per chi intende assumere, sempre nel 2018, apprendisti, studenti e giovani “neet” (ovvero senza impiego e non impegnati in un percorso di studi).

Queste alcune delle novità in materia di lavoro previste dalla Legge di Bilancio 2018, così come licenziata dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento dovrà ora passare al vaglio delle Camere.

Allo stato attuale, il “pacchetto lavoro” messo a punto dal Governo prevede una serie di interventi volti al rilancio dell’occupazione. Questi, in estrema sintesi, i punti fermi del “pacchetto lavoro”: decontribuzione (parziale e totale) per i nuovi contratti (a tempo indeterminato) e percorsi di politica attiva attivabili già durante collocamento in cassa integrazione straordinaria. Non mancano novità anche sul versante fiscale, dove è prevista l’attribuzione al datore di lavoro di un credito di imposta per la formazione legata al piano di impresa 4.0 “high tech”.

Nel dettaglio della decontribuzione per le assunzioni di lavoratori fino a 35 anni, la manovra prevede uno sgravio strutturale del 50% degli oneri per tre anni. Per il primo anno, ovvero il 2018, la decontribuzione riguarda i giovani fino al compimento dei 35 anni (poi l’età calerà, da gennaio 2019 l’esonero varrà per i giovani fino a 29 anni) e la soglia per le assunzioni incentivate sarà ampliata al 100 per cento al Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna).

E’ inoltre previsto uno stanziamento di 85 milioni di euro per il sostegno dell’apprendistato duale.

Questa la manovra approvata dal Consiglio. Comincia ora il lungo percorso alle Camere per l’approvazione definitiva.