Pubblicità per l’azienda? Ricordatevi che è previsto il bonus. Ecco le condizioni

Investimenti pubblicitari per l’azienda? Gli imprenditori possono aver diritto ad un bonus sui relativi costi. Il bonus pubblicità spetta però a due condizioni. La prima: gli investimenti pubblicitari dell’anno precedente a quello per cui si richiede l’agevolazione non devono essere pari a zero. La seconda condizione è che l’incremento complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati sui due canali di informazione agevolabili (stampa, anche on line, ed emittenti radiofoniche e televisive locali) rispetto all’anno precedente sia almeno pari all’1%.

Su questi aspetti è recentemente tornato il dipartimento per l’Informazione e per l’editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri rispondendo ad alcune FAQ sul proprio sito.

In sintesi, imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali possono beneficiare del bonus pubblicità a patto che nell’anno precedente a quello per cui è richiesta l’agevolazione, gli investimenti pubblicitari non siano stati pari a zero.
Questa condizione non è di per sé sufficiente ad ottenere il bonus. Affinché venga riconosciuto il credito d’imposta è infatti necessario, come detto, che l’incremento complessivo degli investimenti pubblicitari sui canali di informazione agevolabili nell’anno in cui si richiede l’agevolazione sia almeno pari all’1% rispetto all’anno precedente.

Se non sono rispettate queste due condizioni non è possibile inviare la comunicazione telematica per chiedere l’agevolazione.

 

 LA MISURA DEL CREDITO  – Va qui ricordato che il credito d’imposta, laddove riconosciuto, compete nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati su emittenti radiofoniche e televisive locali o su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, tanto in edizione cartacea quanto digitale.
La percentuale del credito d’imposta sale al 90% in determinati casi. Anzitutto in caso di piccole e medie imprese, ossia quelle con meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. In seconda battuta, l’incremento percentuale spetta, laddove vi siano le condizioni, alle start up innovative, così come definite dall’articolo 25 del DL n. 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 221/2012.

L’applicazione di questa maggiorazione è però temporaneamente sospesa in attesa dell’autorizzazione della Commissione Europea, alla quale la misura è stata notificata.
In attesa della pronuncia, anche alle microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative il beneficio sarà riconosciuto nella misura del 75%.

Il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria, in un comunicato pubblicato sul proprio sito, ha precisato che le risorse corrispondenti alle concessioni nella misura del 90% saranno accantonate per essere poi destinate a seguito dell’approvazione della Commissione.

 

Da questo link è possibile raggiungere il sito ufficiale del Dipartimento per l’Informazione e l’editoria, nella sezione dedicata al bonus pubblicità, così da poter ottenere tutte le informazioni necessarie per le imprese.