Decreto “Sostegni”: ecco la sintesi delle novità in materia di lavoro

Altre settimane di cassa integrazione ed estensione del blocco dei licenziamenti: questi i cardini, in materia di lavoro, del decreto legge “Sostegni”, giunto finalmente all’approvazione definitiva. In sintesi, il decreto prolunga l’intervento degli ammortizzatori sociali fino al 30 giugno 2021 e, per determinate tipologie di imprese, fino al 31 dicembre 2021. Il provvedimento introduce anche una nuova modalità di comunicazione all’INPS dei dati per il pagamento diretto delle prestazioni ed estende universalmente la facoltà di anticipazione delle integrazioni salariali ai lavoratori con successivo conguaglio con le partite contributive a debito. Con il decreto Sostegni sparisce infine la misura dell’esonero contributivo concesso in alternativa alla fruizione delle integrazioni salariali d’emergenza.

 

 Nuovi ammortizzatori sociali – Il decreto prevede ulteriori settimane di ammortizzatori sociali emergenziali così distinte:

– le aziende industriali destinatarie della Cassa Ordinaria ottengono altre 13 settimane da fruire nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2021. Queste ulteriori settimane si accodano alle 12 previste dalla legge di Bilancio 2021 utilizzabili dal 1° gennaio al 31 marzo 2021. In tal modo il primo semestre dell’anno in corso potrà essere quasi integralmente coperto (25 settimane su 26 di calendario);

– le altre aziende, destinatarie di assegno ordinario del Fondo di Integrazione Salariale e della Cassa in deroga, ottengono 28 settimane da fruire dal 1° aprile al 31 dicembre 2021. Queste settimane si sommano alle 12 previste dalla legge di Bilancio 2021 nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 e in questo caso la copertura complessiva può raggiungere pertanto le 40 settimane nel corso dell’intero anno;

– le aziende agricole possono disporre di altri 120 giorni di trattamento CISOA da utilizzare nel periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2021.

Va ricordato che per tutti i trattamenti di integrazione salariale i datori di lavoro sono esonerati dal contributo addizionale.

 

 Novità relative ai pagamenti  – Tra le novità introdotte dal decreto Sostegni va ricordata la possibilità per i datori di lavoro di anticipare la prestazione dell’INPS in alternativa al pagamento diretto da parte dell’Istituto. Ipotesi, quest’ultima, che fino ad oggi costituiva l’unica possibilità per la cassa in deroga, con l’unica eccezione delle aziende multilocalizzate.

 

 Divieto di licenziamento  – Di grande rilievo sul piano operativo è infine il prolungamento del blocco ai licenziamenti previsto dal decreto Sostegni. Posto che il blocco riguarda unicamente i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo (ad es. ragioni economiche) e non quelli per motivi disciplinari, a seguito del nuovo decreto il divieto e la sospensione delle procedure di licenziamento collettivo e individuale permangono sino al 30 giugno 2021 per tutti i datori di lavoro.
Dopo tale data il divieto di licenziamento si protrarrà sino al 31 ottobre 2021 solo per i datori di lavoro che rientrano nel campo di applicazione dell’assegno ordinario o della cassa integrazione in deroga e che faranno ricorso alle 28 settimane.

La normativa in materia di licenziamenti, in abbinata a quella relativa agli ammortizzatori sociali, rimane particolarmente complessa e sarà opportuno valutare con grande attenzione eventuali licenziamenti, approfondendone le conseguenze caso per caso.