Assegno unico universale, rinvio al 2022 e misura “ponte” da luglio per disoccupati e autonomi

Rinviata l’entrata in vigore dell’assegno unico e universale per i figli a carico fino a 21 anni. L’introduzione del nuovo assegno avverrà dal 2022, ma a partire dal mese di luglio di quest’anno la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e per i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari.

A precisarlo è stato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante gli Stati generali della natalità del 14 maggio 2021. Contrariamente a quanto annunciato nelle scorse settimane, dunque, l’assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni non partirà dal 1° luglio. In sostanza, l’intenzione del Governo è partire con una misura “provvisoria” che tutelerà i disoccupati e i lavoratori autonomi, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari.

Va ricordato che il 21 aprile 2021 è entrata in vigore la legge 1° aprile 2021, n. 46 che delega il Governo a emanare uno o più decreti legislativi con l’obiettivo di riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso, appunto, l’assegno unico e universale. I decreti dovranno essere adottati entro un anno dall’entrata in vigore della legge delega.

Nel dettaglio, l’assegno è un contributo economico riconosciuto, secondo un criterio di progressività, a tutti i nuclei familiari, per ciascun figlio minorenne a carico, a decorrere dal settimo mese di gravidanza. Il beneficio è riconosciuto anche per ciascun figlio maggiorenne a carico e fino al compimento del ventunesimo anno di età, a patto che si trovi in una delle seguenti condizioni: frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa limitata, con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale; sia registrato come soggetto disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro; svolga il servizio civile universale.
Per ciascun figlio disabile è erogato anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età, se figlio risulti ancora a carico.

In base a quanto preannunciato dal premier Draghi, la riforma avverrà in due tempi. Da luglio l’assegno unico entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, mentre nel 2022 la misura sarà estesa a tutti gli altri lavoratori. Questi ultimi, ha precisato Draghi, “anche nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti”.