Ispettorato del Lavoro, tutte le azioni in campo per il 2024

Incremento delle attività di contrasto al lavoro nero e agli appalti illeciti, miglioramento dell’azione ispettiva in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e un aiuto in più alle parti per dirimere il contenzioso. Questi alcuni campi nei quali l’Ispettorato del Lavoro rafforzerà la propria azione nel corso di quest’anno.

A illustrarli, qualche settimana fa a IPSOA Quotidiano, è stato il Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi.

Ecco alcuni stralci dell’intervista rilasciata da Pennisi al quotidiano online.

Quali saranno le attività ed i settori maggiormente attenzionati dall’Ispettorato del lavoro nel 2024?

Nel 2024 dovremmo anzitutto implementare le iniziative di contrasto al lavoro “nero”, poiché questo rappresenta un obiettivo primario individuato dallo stesso PNRR. Tuttavia il lavoro “nero” non è l’unica problematica che va affrontata, considerato anche che alcuni territori della Penisola soffrono di problematicità diverse. Se nel Meridione il lavoro “nero” è certamente molto diffuso, nel Nord Italia è probabilmente più urgente intercettare – perché più diffusi – fenomeni di violazione come gli appalti illeciti e tutte quelle forme di esternalizzazione della manodopera avviate al solo fine di ottenere dei “risparmi”. Ad oggi, peraltro, si stanno diffondendo forme di esternalizzazione sempre più sofisticate – ad esempio ricorrendo a delle pseudo reti di impresa – e che richiedono accertamenti più approfonditi con l’acquisizione di elementi probatori sempre più inattaccabili.

Circa la responsabilità delle imprese committenti negli appalti, quale ruolo assume l’Ispettorato del lavoro?

L’esperienza ci ha insegnato che molte volte le imprese committenti agiscono in totale buona fede, fidandosi ingenuamente di soggetti che promettono importanti risparmi sul costo del lavoro restando nel pieno rispetto delle regole. Ad oggi però i committenti sono i primi a rimetterci in situazioni di questo tipo poiché, ferma restando l’irrogazione delle sanzioni amministrative e penali, eventuali recuperi contributivi o altre conseguenze di natura civilistica ricadono principalmente su di loro. Quindi il mio consiglio è quello di prestare molta attenzione ai soggetti appaltatori ai quali ci si vuole affidare e sulle concrete modalità con le quali si svolge l’appalto. In tutto questo l’Ispettorato ha chiaramente un ruolo di assoluto rilievo e deve operare garantendo il massimo presidio del territorio.

Le forze in campo per la prevenzione degli infortuni sono adeguate? Si può migliorare l’azione ispettiva in materia di salute e sicurezza dei lavoratori?

Il numero degli ispettori che potremo impegnare nella vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sarà certamente molto più cospicuo rispetto al passato (da 200 unità si è passati a circa 900 unità). Che poi questo numero sia congruo non è ancora detto, probabilmente non sarebbe congruo neanche il doppio delle unità disponibili. Peraltro, ad oggi, stiamo ancora svolgendo una intensa attività di formazione per alcuni di essi ma presto tanti nuovi ispettori saranno “abili” per poter svolgere una attività di vigilanza in piena autonomia. Si può migliorare l’azione ispettiva in materia di salute e sicurezza? Certamente si può fare, ci sono sempre margini di miglioramento. Nel nostro caso il (comunque) ridotto numero di unità ispettive suggerisce una organizzazione della vigilanza prevenzionistica in ambito regionale. Credo che questa sia una scelta da perseguire per poter migliorare l’efficacia degli interventi in materia di salute e sicurezza razionalizzando al massimo l’utilizzo degli ispettori, considerato peraltro che con il D.L. n. 146/2021 abbiamo riacquisito una competenza a 360° nella materia.